atezolizumab

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Il profilo di sicurezza degli inibitori dei checkpoint immunitari

Gli eventi avversi più comuni durante il trattamento con inibitori dei checkpoint immunitari sono immunomediati e includono disturbi generali, gastrointestinali e respiratori.

Questi farmaci sembrano anche aumentare il rischio di cardiopatia ischemica e insufficienza cardiaca, eventi avversi meno noti che richiedono di essere approfonditi da ulteriori studi.

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Profilo di sicurezza degli inibitori dei check point immunitari

Un approfondimento su JAMA fa il punto sul profilo di sicurezza degli inibitori dei check point immunitari, una delle più innovative e promettenti classe di chemioterapici che comprende anticorpi monoclonali (come ipilimumab, nivolumab, pembrolizumab, atezolizumab, avelumab, durvalumab) in grado di favorire l’attivazione e la funzione dei linfociti T e che trova indicazione in una quindicina di neoplasie.

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Il profilo di sicurezza degli inibitori PD-1

Una revisione sistematica coordinata dai ricercatori del Memorial Sloan Kettering Cancer Center suggerisce che i farmaci antitumorali inibitori di PD-1 (la proteina della morte programmata -1) e di PDL-1 (il suo ligando) si associno a un aumento del rischio di reazioni autoimmuni organo-specifiche.

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