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Tuesday, April 14, 2015

Paracetamolo alla giusta dose

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Una revisione sistematica britannica rimette in discussione il profilo di sicurezza del paracetamolo specie se usato alle dosi massime previste per l’analgesia nell’adulto. Dagli 8 studi di coorte pubblicati fino a maggio 2013 che avevano confrontato il farmaco somministrato alla dose standard per ottenere l’analgesia rispetto al non trattamento emerge un aumento del rischio di eventi avversi, in alcuni casi con andamento dose-dipendente. La dose-dipendenza era espressa in maniera disomogenea nelle diverse indagini, dalla durata del trattamento alla posologia, tanto che i ricercatori si riferiscono a un concetto di esposizione che comprende tutte le diverse modalità.

Due studi hanno indagato la mortalità:  a dosaggi bassi non c'era differenza tra farmaco e non trattamento (rischio relativo di morte 0,95, limiti di confidenza al 95% da 0,92 a 0,98), c'era invece una differenza significativa per i dosaggi più alti (rischio relativo di morte 1,63, limiti di confidenza al 95% da 1,58 a 1,68).

Tutti e quattro gli studi che si sono interessati degli eventi cardiovascolari hanno rilevato una relazione dose-dipendente. Quello di maggiori dimensioni si è concentrato sulla comparsa di ipertensione e ha riscontrato un aumento del rischio relativo ai dosaggi più alti (1,68, limiti di confidenza al 95% da 1,1 a 2,57).

Lo studio sugli eventi avversi gastrointestinali ha compreso tra questi anche i sanguinamenti, con un aumento del rischio relativo modestamente significativo ai bassi dosaggi (1,11, limiti di confidenza al 95% da 1,04 a 1,18) e più marcato ai dosaggi più alti (1,49, limiti di confidenza al 95% da 1,34 a 1,66).

Per quanto riguarda infine gli eventi avversi renali, esplorati da 4 studi, in uno studio aumentava significativamente il rischio di una riduzione del 30% del filtrato glomerulare con i dosaggi più alti (2,19, limiti di confidenza al 95% da 1,4 a 3,43).

Il paracetamolo è spesso preferito ad altri analgesici e antipiretici ed è un farmaco da banco perché considerato particolarmente sicuro. Inoltre è indicato da diverse linee guida come il medicamento di primo livello per il controllo del dolore.

I dati emersi da questa revisione suggeriscono di fare sempre attenzione all'uso di dosaggi elevati.

Dal punto di vista metodologico, il disegno osservazionale dello studio può risentire di bias che limitano l’affidabilità, d’altra parte la presenza di una relazione dose-dipendente rafforza i risultati. Bisogna inoltre considerare che il paracetamolo è stato messo a confronto con il non trattamento piuttosto che con altri medicamenti con le stesse indicazioni e sembra ragionevole ritenere che, quando sia necessario l’uso di un antidolorifico, il profilo di sicurezza del paracetamolo si confermerebbe migliore.

Roberts E, Delgado Nunes V, et al. Paracetamol: not as safe as we thought? A systematic literature review of observational studies. Ann Rheum Dis 2015; doi:10.1136/annrheumdis-2014-206914.

e-mail ricercatore: p.conaghan@leeds.ac.uk

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