Quattro sono i principi etici cui le aziende farmaceutiche in tempo di pandemia dovrebbero attenersi: ottimizzare la produzione dei vaccini, garantire una distribuzione equa, mirare alla sostenibilità per tutte le parti coinvolte, assumere le proprie responsabilità sociali
Uno studio israeliano su 1.497 operatori sanitari vaccinati con doppia dose di vaccino anti COVID-19 di Pfizer-Biontech, ha rilevato nei mesi successivi 39 casi di infezione da SARS-CoV-2, per lo più dovuti alla variante Alfa (85% dei casi). I soggetti che si sono infettati avevano livelli di anticorpi neutralizzanti inferiori agli altri. Tutti gli infettati hanno avuto una forma leggera di malattia nonostante l'alta carica virale nel 74% dei casi e la persistenza dei sintomi nel 19% dei casi a sei settimane
Visto che nella grande maggioranza dei casi i pazienti trapiantati e sottoposti quindi a terapia immunosoppressiva hanno una scarsa o nulla risposta dopo due dosi di vaccino a mRNA, in una ricerca francese è stata somministrata una terza dose di vaccino Moderna a 159 trapiantati di rene: si è ottenuta una discreta risposta anticorpale nel 49% dei casi, ma nulla o insoddisfacente nel restate 51%
Secondo uno studio multicentrico statunitense su 189 pazienti che avevano avuto una reazione immediata e potenzialmente allergica a una prima dose di vaccino anti COVID-19 a mRNA, si può somministrare la seconda dose con una certa tranquillità: nei 159 pazienti cui è stata somministrata la seconda dose questa è stata ben tollerata (anche in caso di anafilassi con la prima). Solo nel 20% dei casi c'è stata una nuova reazione immediata e potenzialmente allergica ma di grado lieve-moderato, risoltasi con la somministrazione di antistaminici
Uno studio britannico valuta sul campo l'efficacia dei vaccini anti COVID-19 nei confronti della variante Delta di SARS-CoV-2. Dopo la prima dose l'efficacia è del 30,7% rispetto al 48,7% nei confronti della variante Alfa (dato sovrapponibile per il vaccino di Pfizer-Biontech e di AstraZeneca); dopo la seconda dose il vaccino a mRNA ha un'efficacia dell'88% rispetto al 93,7% nei confronti della variante Alfa, mentre il vaccino ad adenovirus ha un'efficacia del 67,0% rispetto al 74,5% nei confronti della variante Alfa
La tecnica di somministrazione del vaccino a mRNA va rispettata perché abbia la massima efficacia. Uno studio israeliano su 60 volontari dimostra, grazie al controllo ecografico, che la pratica di fare una plica cutanea e quindi iniettare in questa il vaccino (vista in numerose foto e filmati televisivi) è da evitare assolutamente perché allontana dall'ago le fibre del muscolo deltoide, che è la sede corretta di somministrazione. Aumentando la distanza tra ago e muscolo il preparato viene iniettato nel sottocute e non intramuscolo
L'ottimismo sulla durata degli anticorpi neutralizzanti a distanza di tempo di una seconda dose di vaccino anti COVID-19 viene stemperato dai risultati di uno studio britannico su 605 adulti vaccinati che ha rilevato i tassi anticorpali da 20 a oltre 70 giorni dal richiamo. Dopo 70 e più giorni dalla seconda somministrazione i livelli di anticorpi anti spike si sono ridotti di 5 volte rispetto al valore rilevato tre settimane dopo il richiamo per quanto riguarda il vaccino anti COVID-19 di AstraZeneca e si sono dimezzati per quanto riguarda il vaccino anti COVID-19 di Pfizer-Biontech
L'ipotesi che la paralisi di Bell sia una possibile reazione avversa da vaccino anti COVID-19 a mRNA sembra trovare sostegno dal caso di un paziente di 61 anni che ha avuto una paralisi facciale sinistra dopo cinque ore dalla prima somministrazione di vaccino anti COVID-19 di Pfizer-Biontech e una paralisi facciale destra due giorni dopo la seconda dose. Il secondo episodio è stato più grave del primo, ma col tempo il paziente ha ripreso la normale funzionalità facciale
Uno studio svedese su 88 operatori sanitari ha valutato l'efficacia e la sicurezza di una seconda dose di vaccino anti COVID-19 a mRNA dopo una prima dose di vaccino anti COVID-19 di Astra Zeneca. I soggetti sono stati assegnati a uno schema eterologo o al completamento del ciclo con lo stesso vaccino anti COVID-19 di Astra Zeneca. La vaccinazione con due vaccini diversi aveva una maggiore efficacia contro la variante Beta ma più effetti avversi. Uguale era invece l'efficacia sul ceppo originario e la frequenza di effetti avversi gravi.
Otto mesi è la durata finora accertata della risposta anticorpale e cellulo-mediata al vaccino anti COVID-19 di Johnson & Johnson, il dato emerge da uno studio su 20 soggetti. Il tasso anticorpale rimane adeguato ed efficace anche nei confronti delle varianti via via emerse
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